In casa degli svizzeri prevale l'ottimismo, al punto che in una nota Alinghi ha dichiarato di credere nella possibilità di trovare un punto d'accordo con il consorzio statunitense. E questo nonostante gli ultimi mesi siano stati all'insegna di un asprissimo confronto. In effetti, qualche passo verso la distensione, i detentori della Coppa lo hanno fatto.
Come ad esempio, quello di accettare che siano gli sfidanti a decidere il dislocamento delle nuove barche. In questo modo, secondo Alinghi, tutti i team sarebbero stati messi sullo stesso piano di partenza per la realizzazione dei nuovi scafi. Il nuovo parametro, approvato da tutti i Challenger iscritti alla Coppa, non è servito a richiamare a più miti consigli il team statunitense, al punto che il 18 ottobre scorso, ha inviato una lettera ad Alinghi con nuove richieste di modifica al regolamento, alcune delle quali su punti mai trattati in precedenza.
“Le regole - ha dichiarato Grant Simmer, direttore generale di Alinghi - saranno pubblicate il prossimo 31 ottobre. Il processo di confronto è iniziato il 15 settembre e i Challenger hanno dichiarato di essere soddisfatti della procedura adottata. Ci sono ancora molti aspetti di fondamentale importanza che devono essere sviscerati e stiamo lavorando insieme per rispettare i tempi prefissati. Se Bmw Oracle Racing decidesse di entrare a far parte del gruppo di discussione, sarebbe il benvenuto”.
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