Secondo quanto dichiarato da Hamish Ross, consulente legale di Alinghi, in un'intervista al sito internet neozelandese Sail-World.com, le possibilità di trovare un punto di incontro tra i due sindacati dipendono da una sola condizione, quella che Bmw Oracle Racing abbandoni l'azione giudiziaria intentata e presenti ufficialmente una sfida al Defender.
“Nella passata edizione - ha dichiarato Ross - abbiamo rivisitato le regole di classe con il Challenger of Record. Quest'anno, invece, lo stiamo facendo con tutti i Challenger; non vedo il motivo per cui dovremmo farlo con un team non ancora iscritto alla Coppa”.
Durante questi mesi Bmw Oracle ha sempre sostenuto la tesi che il nuovo Protocollo favorisca il Defender “Alinghi”, l'unico in grado di sapere le nuove regole di classe e, quindi, di poter iniziare anticipatamente il progetto di una nuova barca: “Il Protocollo - ha risposto Ross - è stato già negoziato con Desafio, il Challenger of Record, il quale lo ha condiviso. Penso che ogni Challenger iscritto alla Coppa sia più che soddisfatto di come sono andati i lavori.
Abbiamo anche riaperto le discussioni sulla nuova classe, ma questo a Bmw Oracle non è bastato. Qualora abbandonassero l'azione legale e si iscrivessero alla prossima Coppa, saremo felici di discuterne con loro”.
Ross ha anche spiegato il motivo per cui Alinghi ha scelto di stravolgere il precedente regolamento, introducendo la nuova classe da novanta piedi: “Da più parti abbiamo avuto la richiesta - ha ribadito il consulente legale di Alinghi - di cambiare per migliorare.
Noi lo abbiamo fatto, tagliando i costi e rendendo la competizione più appetibile per tutti. Le nuove barche hanno bisogno di un equipaggio ridotto e l'assenza degli Act eviterà la necessità di costruire imbarcazioni lepre”.
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