“Le nuove barche stupiranno tutti. Penso che nessuno possa immaginare cosa si vedrà tra pochi mesi, in termini di potenza e velocità. Nel campo dei multiscafi - ha continuato il velista neozelandese - non si erano mai registrati investimenti così grandi”. Lo scetticismo di Butterworth, semmai, riguarda la spettacolarità delle regate. “Saranno due barche completamente diverse. Una prenderà il largo e ci sarà poco spazio per la tattica”.
A gonfie vele, intanto, sembrano procedere i preparativi di Bmw Oracle, che negli scorsi giorni ha annunciato ufficialmente la collaborazione con lo studio di progettazione Van Peteghem, lo stesso che ha contribuito alla realizzazione di Groupama 3 e dell'Hydroptere, il trimarano più veloce del mondo.
In attesa, sono invece tutti quei sindacati privati dalla giustizia americana della possibilità di regatare nella prossima edizione. Tra questi, Team Origin ha ridotto lo staff all'osso, lasciando in carica soltanto i dirigenti più importanti, pronto a riprendere l'attività non appena la corte di New York farà chiarezza sul futuro della competizione. Una Coppa, che non sembra interessare Marco Tronchetti Provera.
“Mi piacerebbe partecipare all'evento - ha detto il presidente della Pirelli, a margine del trofeo Carlo Negri - ma bisogna vedere quale sarebbe il ritorno per un'azienda come la nostra. Forse avrebbe più senso per Telecom, che vende beni a largo consumo”.
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