Oracle attacca ancora Alinghi

New York - Clima sempre più infuocato in Coppa America. Bmw Oracle continua, infatti, la propria campagna denigratoria nei confronti degli uomini di Alinghi. Dopo aver esposto la propria versione dei fatti su un'intervista rilasciata da Ernesto Bertarelli in Costa Smeralda, nello stesso modo ha replicato ad alcune dichiarazioni concesse dallo skipper Brad Butterworth alla rivista Seahorse.

“Ha detto che il protocollo è equo e lo dimostra l'iscrizione di dodici sfidanti? - si legge nel comunicato - E allora perchè non è mai stato chiarito il motivo delle opposizioni pubbliche di Team New Zealand e Mascalzone Latino, nè la modifica di numerose regole rispetto all'edizione passata? La realtà è che sette sindacati hanno definito questo documento il peggiore nella storia della Coppa America”.

Le contestazioni di Oracle riguardano anche la scelta di permettere l'utilizzo di una sola imbarcazione. “Non si capisce - continuano dal sindacato statunitense - come questa cosa dovrebbe contribuire a contenere i costi. Il protocollo prevedeva, infatti, la costruzione di due barche, cosa che Alinghi avrebbe sicuramente fatto, ma l'utilizzo di una soltanto per tutta la competizione.

I challenger avrebbero dovuto così usare lo stesso scafo delle regate di qualificazione, mentre il defender lo avrebbe potuto scegliere prima dell'inizio del match di Coppa America. Un vantaggio considerevole, in quanto la decisione sarebbe stata presa sulla base di previsioni meteo molto attendibili”.

Per rincarare la dose, gli uomini di Larry Ellison (così come i francesi di K-Challenge) hanno anche applaudito alla Pacific Series, la nuova competizione di match race lanciata dalla casa di moda Louis Vuitton e riservata ai team protagonisti delle scorse edizioni di Coppa America. Un'ottima scelta di marketing, a quanto pare, quella della casa transalpina; per promuovere un evento del genere non poteva esserci periodo migliore.

© Riproduzione riservata