Secondo quanto evidenziato dal fondatore della Marine Research Foundation, in Pacifico sarebbero presenti più di cento milioni di tonnellate di materiale plastico, disposto su una superficie pari al doppio della nazione statunitense. Questo grande “minestrone”, così è stato definito da Moore, si estende principalmente su due aree: dalle coste californiane alle Hawaii e dallo stesso arcipelago americano al Giappone.
Il materiale plastico, proveniente per un quinto dalle discariche delle navi e per la restante porzione dalla terraferma, è tenuto insieme dalle correnti sottomarine e, diversamente dalle altre sostanze, non si degrada in acqua.
Secondo il Programma ambientale degli Stati Uniti, ogni anno circa un milione di uccelli e centomila mammiferi marini sono vittime di questa forma di inquinamento.
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