lunedì 24 marzo 2025
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Una ricerca per le collisioni con i cetacei

Due sono gli obiettivi prioritari della ricerca: generare una banca dati per le analisi e descrivere una distribuzione spaziale e temporale dei cetacei in Mediterraneo

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Roma - Inizierà la prossima primavera un progetto finanziato dal ministero dell'Ambiente e coordinato da Accobams (Accordo conservazione cetacei di Mar Nero, Mediterraneo e zona Atlantica) per studiare e prevenire le collisioni in mare tra cetacei e imbarcazioni. Secondo quanto dichiarato da Marie Christine Grillo, segretario esecutivo di Accobams, due sono gli obiettivi prioritari della ricerca, i cui fondi ammontano a settantamila euro: documentare la mortalità dei cetacei colpiti da navi e imbarcazioni, così da generare una banca dati per le analisi, e descrivere una distribuzione spaziale e temporale dei cetacei in Mediterraneo, al fine di identificare le zone ad alto rischio collisione.
Intanto l'Ipcc (Commissione intergovernativa sui cambiamenti climatici) ha pubblicato i risultati di uno studio secondo cui l'aumento dell'inquinamento marino sta provocando gravi danni ai mammiferi marini anche dal punto di vista acustico. Secondo i ricercatori, l'aumento dell'acidità dell'acqua, provocato dall'emissione dei gas serra, ha ridotto la capacità dei mari di assorbire i suoni a bassa frequenza di circa il dieci per cento rispetto allo scorso secolo. “Continuando di questo passo - ha detto Mark Simmons, direttore scientifico della Whale and Dolphin conservation society - l'acidità potrebbe raggiungere un livello tale che nel 2050 il rumore causato da navi e cannoni sismici sarebbe percepito dai cetacei il settanta per cento in più di quanto accade attualmente”.

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