I primi provvedimenti che saranno presi nei confronti del parco marino riguarderanno la sperimentazione di un modello di gestione congiunta attraverso lo strumento comunitario del Gect (gruppo europeo di cooperazione territoriale), la realizzazione di un centro di ricerca scientifica per tutelare la biodiversità marina e la sperimentazione di fonti di energia rinnovabile nelle isole di Spargi e Lavezzi. In programma, c'è inoltre la possibilità di interdire la navigazione alle navi che trasportano materiali pericolosi (circa trecento l'anno), per cui è necessario ottenere il placet dell'Organizzazione marittima internazionale.
Il finanziamento comunitario di avvio per il nuovo parco marino è di 1,8 milioni di euro in tre anni.
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