Il velista lombardo comanda la flotta dei Class 40 con circa cinquanta miglia di vantaggio su “Mistral Loisirs” di Thierry Bouchard e “Appart City” di Yvan Noblet. Dopo le 36 ore di black-out imposte dal regolamento, che non ha permesso ai velisti di controllare le posizioni degli avversari sul satellitare, Soldini è riuscito a guadagnare ancora terreno sugli inseguitori, trovando anche una posizione strategicamente importante in vista del passaggio sul gate anti-iceberg, collocato a 40 gradi nord (circa due gradi più a sud di dove si trova “Telecom Italia” adesso).
La barca italiana, dopo aver virato ieri, naviga di bolina e controlla sopravento i principali avversari che non riescono ad avvicinarla. A preoccupare Soldini nelle ultime ore è stato soltanto un inconveniente tecnico: la legatura del carrello della randa coincidente con l'angolo di penna è esplosa, costringendo Giovanni ad ammainare la vela maestra per riparare l'inconveniente.
Meno bene è invece andata a Sebastian Josse su “Bt” che, quando si trovava in testa alla regata tra gli Open 60, è stato costretto al ritiro a causa della rottura del carrello della randa in testa d'albero. Lo stato del mare non ha permesso infatti allo skipper francese di salire in cima all'antenna per ovviare al problema, costringendolo così a lasciare la competizione anticipatamente. Josse ha così deciso di far rotta verso la Gran Bretagna, per collezionare nuove miglia di navigazione utili a qualificarsi al Vendeè Globe dell'anno prossimo. Il nuovo capolista tra gli scafi di classe Imoca è quindi Vincent Riou su “Prb”, con un vantaggio di venti miglia su Loick Peiron, a bordo di “Gitana Eighty”.
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