Ad affrontarsi nelle cinque tappe previste dal calendario ci saranno, così, undici TP 52 e sei GP 42; un gruppo meno cospicuo rispetto all’anno scorso, ma in grado comunque di garantire uno spettacolo di livello assoluto.
“Come regatante – ha detto Nacho Postigo, direttore tecnico dell’Audi MedCup – preferisco sottolineare la qualità degli equipaggi e dei team presenti, piuttosto che il loro numero. Se consideriamo l’enorme quantità di eventi internazionali cancellati, o l’impressionante diminuzione di partecipanti a regate che erano considerati appuntamenti imprescindibili, credo che possiamo considerarci assolutamente soddisfatti”.
Nella classe regina non mancheranno tutti i primi attori dell’anno passato come il vincitore, Quantum Racing con Terry Hutchinson al timone, e i suoi principali avversari: Artemis, Bribon e Matador. Grande interesse lo suscita il nuovo arrivato, Emirates Team New Zealand, che si presenterà con un equipaggio composto in gran parte da uomini di Coppa America (nella Louis Vuitton Pacific Series si è dimostrato il più forte del momento) e comandato da Dean Barker. Interessante sarà anche scoprire la voglia di rivincita di due delusi dell’ultima edizione, Audi Sailing Team di Riccardo Simoneschi e Desafio di Paul Cayard. Tra gli assenti figura il nome di Mutua Madrilena, la barca italo-cilena condotta da Vasco Vascotto.
Parlerà invece molto l’italiano la flotta dei GP 42. In una entry list che ha raccolto l’iscrizione di tre unità spagnole e una giapponese, figurano anche due barche azzurre: Roma 2 di Filippo Faruffini e Airis di Roberto Monti.
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