La nave infatti contiene oltre 1.000 tonnellate di carburante che rischiano di finire in mare. Sarah Holden, portavoce della Nave Esperanza di Greenpeace, il cui aiuto è stato rifiutato dalla compagnia nipponica, ha attivato un ulteriore campanello d’allarme: “C’è una grande striscia di ghiaccio che si sta muovendo verso di noi. C’è il rischio che cambi il vento e in questo modo resteremmo tutti intrappolati contro il continente”. “Gli elicotteri della Esperanza - ha proseguito la Holden – hanno osservato che i banchi di ghiaccio si avvicinano alle nostre navi con una media di 5 miglia al giorno”.
L’unica nota positiva di questa vicenda, è che la Nisshin Maru ha dovuto, per necessità, interrompere la caccia alle balene. Sono più di 400 gli esemplari ai quali è stata risparmiata la vita.
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