La barca, un 60 piedi a vela con velleità velocistiche, è dotato di una serie di sistemi che lo rendono totalmente indipendente dal punto di vista energetico.
Lo studio Briand ha calcolato che le vele della barca svilupperanno una forza pari a 2.000 kw, energia che in parte sarà trasmessa allo scafo per farlo avanzare. Parte di questa energia quindi potrebbe essere recuperata con un sistema di turbine subacquee durante la navigazione.
La barca potrebbe generare circa 500 Kw navigando a 15 nodi e 200Kw a 12 nodi, il che sarebbe sufficiente per soddisfare le esigenze energetiche dell’imbarcazione sia per la parte che compete i servizi che per quella richiesta dai sistemi di navigazione.
L’idea di Briand è di creare una barca che raggiunga emissioni zero quando viaggia da un porto a un altro. I superyacht come questo SY200, anche quando viaggiano a vela hanno dei grandi generatori accesi per far fronte a tutte le esigenze di bordo, Briand vuole arrivare a eliminarli.
Parte di questa energia poi, sarebbe conservata nelle batterie il che permetterebbero al SY 200 di rimanere in baia in assoluto silenzio, un lusso che anche gli yacht più costosi ancora non si possono permettere.
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