Il Maxi di Kosmina ha tagliato il traguardo con una manciata di minuti di vantaggio su Idea Estel, condotta da Alberto Leghissa, e Tuttatrieste con Gabriele Benussi, ma il suo successo è stato tutt’altro che facile.
Si aspettava la bora, infatti, sul campo triestino ma nelle fasi di partenza il protagonista è stato un borino leggero, di circa cinque nodi, molto irregolare con salti anche di cento gradi. Tra i 1.789 iscritti, il più abile a risolvere il rebus creato dalle bave di vento e è stato Tuttatrieste, abile ad avvicinarsi alla prima boa con un buon vantaggio su Amori, Idrusa e Fanatic.
Poi è salito un maestrale regolare di circa undici nodi e il velocissimo Maxi Jena ha cominciato a guadagnare posizioni, scegliendo il giusto momento per strambare e doppiando la prima boa al comando.
Nel secondo lato di bolina, la barca di Mitja Kosmina ha sfruttato la notevole lunghezza al galleggiamento, acquisendo un notevole vantaggio sugli inseguitori e difendendolo anche nel terzo lato, prima di tagliare il traguardo con il gennaker issato. Accesa fino alle ultime battute è stata la lotta per la piazza d’onore tra Tuttatrieste e Idea Estel, vinta da quest’ultimo, mentre ai piedi del podio si è piazzata Idrusa con Roberto Ferrarese davanti ad Amori, condotta da Furio Benussi, e Vasco 40, il TP 52 di Vasco Vascotto. Solo ottavo Intermatica Calvi Network, il Vor 70 che nell’ultima Volvo Ocean Race ha regatato nelle vesti di Telefonica Black. La barca comandata da Lorenzo Bodini è incappata in una partenza infelice ed è riuscita a recuperare posizioni soltanto quando il vento si è stabilizzato.
Grande gioia per Mitja Kosmina all’arrivo in banchina. “E’ stata la vittoria del team – ha detto – e la dedico all’equipaggio oltre che al mio amico Gianfranco Fantinel. Volevamo fortemente questo successo e ci siamo impegnati moltissimo, mettendo in mare non solo la tecnica ma anche il cuore. La Barcolana è davvero una grande festa, a cui un velista non può assolutamente mancare”.
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