mercoledì 26 marzo 2025
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Fu sganciata per prevenire un’esplosione

La notizia, pubblicata dalla Bbc, si riferisce a una bomba ad idrogeno sganviata da un velivolo costretto ad effettuare un ammaraggio di emergenza

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Londra - Capita spesso di sentire del ritrovamento di ordigni bellici inesplosi nel sottosuolo marino. Quando, però, l’arma in questione è una bomba atomica c’è ben poco di comune. Secondo quanto pubblicato dal sito internet della Bbc, una bomba ad idrogeno da 3,5 tonnellate si troverebbe negli abissi al largo della costa georgiana, negli Stati Uniti, da circa cinquanta anni.
A sganciarla dal proprio velivolo sarebbe stato il colonnello Howard Richardson, oggi 87 anni. Era il 5 febbraio del 1951, in piena guerra fredda, quando l’aereo che trasportava l’ordigno venne urtato da un altro velivolo che ne squarciò la fusoliera. Il comandante Richardson riuscì, mentre l’aereo perdeva quota, a dirigersi verso il mare, sganciare la bomba atomica in acqua e mettersi in salvo con un ammaraggio. Un’impresa epica, soprattutto tenendo presente che l’aereo era dotato di seggiolini eiettabili, che avrebbero potuto salvare la vita all’equipaggio ma non il pianeta da un nuovo disastro nucleare.

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