domenica 23 marzo 2025
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Aisve: “Fiv e Lega Navale impreparate al nuovo regolamento”

Il mondo delle scuole nautiche continua a interrogarsi su come saranno attuate le disposizioni relative al maestro di vela introdotte dal nuovo provvedimento ministeriale

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Roma - Entrato in vigore lo scorso 21 dicembre, il nuovo regolamento attuativo al codice della nautica non ha mancato di suscitare già alcune polemiche. A storcere la bocca è stato il mondo delle scuole nautiche, ingabbiato dai vincoli imposti dalla nuova localizzazione (potranno presentare le domande d’esame solo alla capitaneria di riferimento della propria provincia) e desideroso di ottenere chiarimenti sul riconoscimento dell’identità professionale del maestro di vela la cui idoneità, stando a quanto pubblicato sul nuovo documento, dovrebbe essere stabilita dalla Federvela o dalla Lega Navale. Sull’argomento si è pronunciato Nunzio Incorvaia, vice-presidente Aisve (Associazione italiana scuole di vela). “A tutt’oggi – si legge in una lettera giunta in redazione – nonostante alcune capitanerie abbiano intenzione di attuare, direi giustamente, questa parte del regolamento, nè Fiv nè Lega Navale hanno definito in modo chiaro cosa i professionisti del settore debbano operare per rientrare nella norma. C’è stato, poche ore prima della messa in vigore del regolamento, un laconico comunicato della Lega Navale che definiva in modo vago e senza date certe un’ipotetica sanatoria, comunque tardiva”.
Incorvaia non si esenta dall’indicare quali siano i principali responsabili di questa falla regolamentare. “Mi preme sottolineare con drammaticità questa impreparazione – continua il vice-presidente Aisve – dovuta certo non a carenze del ministero ma esclusivamente da parte degli enti preposti. Già in passato avevo avuto occasione di stigmatizzare la paradossale situazione che vede il mondo della vela didattica formalmente aggregato a due soli enti. Questi ultimi, autorizzati dalla legge, non rappresentano in alcun modo gli imprenditori del settore e la totalità dei praticanti che svolgono tante diverse attività. E’ facile così comprendere come l’impreparazione del regolamento da parte della Federvela sia dovuta a una scarsa competenza tecnica in materia di patenti nautiche, settore didattico con cui non si è mai confrontata prima”.

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