Messina – Era il 15 gennaio 2007 quando nelle acque dello Stretto di Messina l’aliscafo Segesta Jet e la nave portacontainer Susan Brochard entrarono in collisione, provocando la morte di quattro persone a bordo della nave veloce. A due anni di distanza dalla tragedia, il Gup di Messina Daria Orlando ha accolto la richiesta di patteggiamento della pena per gli imputati Maksym Poludnyev, comandante del cargo, e Francesco Donato, comandante della nave traghetto Zancle che si trovava nelle vicinanze: il primo, accusato di omicidio e disastro colposo, ha patteggiato una pena a due anni di reclusione per non aver eseguito le manovre necessarie a evitare l’incidente, il secondo a nove mesi per omissione di soccorso. Ad entrambi è stato tuttavia concesso il beneficio di sospensione della pena e della non menzione della condanna.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’incidente fu causato da una manovra azzardata dell’aliscafo (il comandante era tra le vittime), che si accorse troppo in ritardo della portacontainer. Il comandante Poludnyev, tuttavia, non avrebbe fatto ricorso alle segnalazioni acustiche e luminose per segnalare la presenza della nave, mentre Donato, nonostante si fosse accorto dell’incidente, non avrebbe prestato soccorso nè lanciato alcun allarme.
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