Dopo soli due anni dalla prima sfida, Sir Thomas Lipton si ripresentò oltre oceano a bordo di una nuova imbarcazione, il “Shamrock II”, disegnata da George Lennox Watson e costruita a Dumbarton presso gli stabilimenti di William Denny.
Vista la grande sportività dimostrata dal nobile inglese, il Commodoro del New York Yacht Club decise di accettare la sfida, iniziando una frenetica corsa contro il tempo, finalizzata all'individuazione di un valido defender.
Dapprima venne sentito il parere di C. Oliver Iselin, vincitore delle ultime tre edizioni, il quale declinò cortesemente l'invito a formare un nuovo sindacato, scoraggiato dai tempi troppo ristretti.
Ormai prossimi ad alzare bandiera bianca, i responsabili del circolo detentore della Coppa accettarono la candidatura di un attempato imprenditore di successo, John Pierpont Morgan, fondatore della nota banca d'affari J.P.Morgan.
Il progetto del banchiere era semplice e rischioso: a difendere il trofeo sarebbero stati ancora una volta il Columbia, modificato su consiglio del suo progettista Nathanael Greene Herreshof, e Charlie Barr.
Era la prima volta che lo stesso scafo veniva impiegato in due edizioni diverse della Coppa America e gli appassionati statunitensi non vedevano di buon occhio la scelta, immaginando una facile affermazione dello sfidante proveniente da oltre oceano.
Tali timori si rivelarono infondati, ma mai prima di allora il defender avrebbe dovuto faticare così tanto per raggiungere il suo obiettivo.
Dopo aver vinto la prima partenza e aver controllato la regata con relativa tranquillità, lo yacht inglese venne penalizzato da un salto di vento che permise al “Columbia” di sopravanzarlo, aggiudicandosi il primo punto.
La storia si ripeté più o meno identica nella seconda manche, quando a decidere la regata fu un colpo di genio di Charlie Barr che forzando un incrocio si pose in controllo sul temibile avversario, impedendogli il sorpasso fin sul traguardo.
La terza prova venne addirittura vinta in tempo reale dallo “Shamrock II”, retrocesso in seconda posizione dalla correzione dei tempi.
La Coppa era difesa ancora una volta, ma il tre a zero finale non fu certo un risultato veritiero: “Non abbiamo nulla da rimproverarci - dichiarò Lipton alla fine delle regate - complessivamente abbiamo perso di tre minuti e ventisette secondi in tempo reale, su un percorso di ben novanta miglia. Se solo la fortuna ci avesse strizzato l'occhio, ora saremmo noi a festeggiare la vittoria”.
I giornali americani sottolinearono con impeto il nuovo successo, sostenendo che il “Columbia” e Charlie Barr erano una combinazione impossibile da battere, mentre Sir Thoms Lipton già pensava ad una nuova sfida, affermando che “…del resto il trifoglio (traduzione di shamrock, NDR) ha tre foglie!”.
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