Motivo dell'accusa lanciata dal team di Grant Dalton è stata la violazione di un accordo firmato tra i due sindacati, che garantiva ai neozelandesi la disputa dell'evento nel 2009 in cambio della loro iscrizione al trofeo.
La richiesta di New Zealand è quella di un risarcimento economico, dovuto alle spese sostenute per allestire una campagna che non ha mai avuto ragione di esistere, a causa del perdurare dell'azione legale tra Oracle e Alinghi. Dalton ha inoltre puntato il dito contro Bertarelli, accusandolo di intransigenza nelle trattative con gli statunitensi e costringendo così la Coppa a rimanere ancorata alle aule di tribunale.
L'attacco di New Zealand è stato sferrato su due fronti. Il sindacato australe ha infatti presentato una denuncia presso il tribunale di New York, lo stesso che sta dibattendo sulla legittimità del bando di sfida di Bmw Oracle, e un'altra alla corte federale statunitense, accusando Alinghi di aver violato le norme anti-trust, abusando del ruolo di defender.
Quanto accaduto getta un ulteriore velo di incertezza sul futuro della storica brocca; c'è da credere che, per ancora molti mesi, sarà lontano dai campi di regata.
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