Il porto, in costruzione, è di proprietà della società, Porto d'Imperia S.p.A., posseduta per un terzo dal Comune d'Imperia. L'inchiesta, di cui sono titolari i pm di Imperia, Alessandro Bogliolo e Maria Antonia Di Lazzaro, mira a far luce sull'inspiegabile aumento dei prezzi di costruzione dell'opera, dagli originari 30 milioni di euro, agli attuali 209.
Coinvolti nell'inchiesta molti nomi conosciuti, come l'ex ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, (perse la carica per la vicenda della casa davanti al Colosseo, che gli era stata regalata senza che lui ne sapesse nulla) e Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul G8 della Maddalena, dagli stessi magistrati di Perugia che indagano Claudio Scajola (stessa inchiesta in cui fu coinvolto il capo della protezione Civile Bertolaso).
In particolare all'ex Ministro Scajola viene chiesto di spiegare perchè non c'è stata gara d'appalto per le opere del porto, mentre Balducci viene coinvolto in quanto responsabile della determinazione degli importi dei canoni demaniali dovuti dal Porto d'Imperia per l'occupazione dell'area.
Quella della lievitazione dei costi di un'opera, quando in questa è coinvolto un ente pubblico, è un modo spesso utilizzato, per fare pagare l'opera all'ente stesso.
I problemi di Caltagirone, non finiscono a Imperia, questi, attraverso le sue società, è anche proprietario del Porto di Fiumicino, il quale sta lentamente entrando nel mirino della magistratura.
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