Quello che sta suscitando la maggior parte delle polemiche, non è la norma in se stessa, nella quale le società di noleggio non vedono una vera e propria minaccia, ma la differenza di trattamento tra l’armatore privato e la società di charter. Lo skipper ingaggiato dal privato, per noleggiare la propria imbarcazione, può essere un privato cittadino munito di patente nautica, mentre, colui che viene ingaggiato da una società di charter, deve essere iscritto alla Gente di Mare e avere una numerosa serie di autorizzazioni. La conseguenza è che le società di charter hanno forti difficoltà a trovare degli skipper e quando li trovano li devono pagare delle cifre molto superiori a quello che potrà fare il privato. Ciò, logicamente, determina una concorrenza non equilibrata.
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