L'esperimento, iniziato sabato pomeriggio alle 17 e condotto sotto il controllo della Guardia Costiera e di un equipe medica, alla quale partecipa anche uno psicologo, è volto a stabilire le effettive condizioni di vita a bordo di una zattera di salvataggio durante un naufragio in mediterraneo, dove il tempo di recupero difficilmente supera le 48 ore e l'adeguatezza delle attuali normative in fatto di caratteristiche tecniche dei mezzi di salvataggio per il diporto. I naufraghi volontari, non hanno con se nessun sistema di comunicazione se non un piccolo v.h.f. che verrà utilizzato solo in condizioni di pericolo grave. Mangiano e bevono il contenuto del kit di sopravvivenza e non hanno vestiti di scorta.
L'esperimento terminerà oggi alle ore 17,00, dopo di che, i tre naufraghi verranno sottoposti alle visite mediche e prelievi. Il resoconto completo dell'esperimento, unico nel suo genere e che sta riscontrando molto interesse sia in ambito giornalistico che scientifico, verrà pubblicato in un ampio servizio sul numero di agosto di SoloVela, dopo che i dati rilevati saranno stati elaborati.
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