“Sono emozionato e felice - ha detto Carlo Croce dopo l'elezione - per il risultato. Questa è un'onda che porta con sè una grande voglia di cambiamento. Un pensiero particolarissimo voglio inviarlo a Sergio Gaibisso. Davanti a uno come lui, che è stato quarantacinque anni in federazione e ha dedicato una vita alla vela, non si può fare altro che togliersi il cappello”. Il nuovo presidente ha già la mente proiettata al futuro: “La Fiv che vorrei - ha continuato Croce - deve essere agile, leggera, non burocratica, con un migliore contatto con la base. Oggi lo sport vive come tutta la società le difficoltà della situazione economica. Occorrerà un grande impegno per mantenere le risorse necessarie alle attività sportive e far crescere le basi”.
Carlo Croce, figlio del Beppe Croce che fu presidente Fiv negli anni sessanta e settanta, vanta anche un passato di velista olimpionico, con un undicesimo posto in classe Flying Dutchman ai Giochi di Monaco (1972) e un sedicesimo a quelli di Montreal (1976). Numerose sono state le sue partecipazioni in competizioni d'altura come l'Admiral's Cup e la One Ton Cup. In Coppa America, invece, è stato project manager della prima sfida lanciata dallo Yacht Club Italiano, di cui ne è presidente dal 1997, con Consorzio Italia (1987).
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