L’atleta francese, di 29 anni, ha raggiunto nella mattinata di ieri l’isolotto situato nell’Oceano Indiano, da dove era partita il 15 ottobre. “Sento un profondo sollievo – ha detto Maud – e il raro piacere di aver vinto contro gli elementi, ma anche contro me stessa”.
L’avventura della skipper francese è stata, tuttavia, ricca di problemi e anche di paure. Mentre era in navigazione nei pressi del Capo di Buona Speranza, si è fratturata due dita della mano durante le manovre. In seguito, dopo aver affrontato le tempeste e il freddo polare dell’Oceano Atlantico, l’albero del suo L’Oreal Paris, imbarcazione di 26 metri, non ha resistito ai venti e si è spezzato. La Fontenoy è riuscita a proseguire la traversata, sostituendolo con il tangone.
Non sono mancati durante la navigazione i momenti di rabbia, disperazione e lacrime, come lei stessi li ha definiti, ma l’impresa di Maud ha una dedica del tutto speciale: “Spero che la mia avventura sia un messaggio per i bambini, gli adolescenti in difficoltà, le donne e per tutti coloro che si battono per farcela. Si può riuscire nella vita anche navigando contro vento”.
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