sabato 22 marzo 2025
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Prima i sessanta nodi, poi la scuffia

Nessuna conseguenza per i velisti a bordo del multiscafo, impegnato in una serie di allenamenti al largo di Fos sur Mer, un piccolo comune a ovest di Marsiglia

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Port St. Louis du Rhon - L’Hydroptere a testa in giù; dopo avere toccato i sessantuno nodi di velocità. E’ questa la cronaca dell’incredibile giornata vissuta ieri dall’equipaggio di Alan Thebault, impegnato in una serie di allenamenti al largo di Fos sur Mer, un piccolo comune a ovest di Marsiglia, nel Golfo del Leone, dove si trova la base del maxi-trimarano.
Il multiscafo più veloce al mondo, mentre navigava sotto trentotto nodi di vento con raffiche che hanno superato anche i quaranta, è riuscito a raggiungere i sessanta nodi di velocità prima di scuffiare in condizioni di mare formato. I velisti a bordo hanno riportato soltanto qualche piccola contusione, non di grave entità.
L’eccezionale prestazione di Hydroptere non entrerà comunque nel libro dei primati. Un record di velocità, per essere ratificato, infatti, va stabilito su una base misurata di almeno cinquecento metri. C’è da credere tuttavia che il trimarano transalpino al prossimo tentativo ufficiale potrebbe non avere troppi problemi a superare i cinquanta nodi, un muro finora abbattuto soltanto da pochi specialisti del kite-surf.

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