Il cargo Delia, che ha recuperato Matteo e Tullio nel bel mezzo dell'Oceano, ha infatti deviato la propria rotta (sarebbe dovuto andare direttamente in Islanda) verso l'isola di Horta, nelle Azzorre, nelle cui vicinanze è stato possibile il trasbordo dei due velisti su una lancia. Miceli e Picciolini hanno così raggiunto Lisbona, prima di prendere un volo che li ha portati a Roma ieri sera. “Ho una mano che è gonfia e mi fa male – ha raccontato Matteo – ma ho aspettato tanto e vedrò cosa è successo direttamente a Roma”. Miceli infatti si è infortunato durante uno dei tentativi di tagliare le vele per raddrizzare Biondina Nera.
"Peccato – ha continuato Matteo, ritornando sul naufragio – eravamo in vantaggio sul record e stavamo navigando veramente conservativi con le vele molto ridotte e un'onda che si era calmata, con la luna che illuminava la nostra strada. La scuffia l'abbiamo messa in conto già dalla prima giornata, infatti al secondo giorno una grossa onda ci ha fatto ingavonare e scuffiare in avanti. In quell'occasione in venti minuti neanche abbiamo subito raddrizzato la barca. Purtroppo la notte del 17 gennaio non è stato così. Con la violenza della scuffia, l'albero si è spaccato a metà”.
Sul prossimo numero di SoloVela, un'intervista esclusiva a Tullio e Matteo in cui raccontano tutti i dettagli e le emozioni della loro traversata e del successivo recupero in mare del cargo Delia.
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