Il vento, che ora soffia verso sud-est, sta agevolando più del previsto le operazioni, monitorate in continuazione da un elicottero della Capitaneria di Porto. Secondo quanto riportato dal sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, la situazione è di emergenza, ma tuttavia governabile. La macchia non si è allargata, rimanendo nella zona tra l’Accademia Navale e i bagni Pancaldi.
E’ stata chiusa la Terrazza Mascagni, dove i mezzi della Labromare, si stanno impegnando a rimuovere il prodotto chimico con acqua e solventi specializzati .
In mare, invece, sono stati inviati alcuni mezzi specializzati per la bonifica e, nei prossimi giorni, verranno installate delle panne assorbenti galleggianti, per impedire che la sostanza tossica fuoriesca dagli anfratti e si diriga in mare aperto.
Nel frattempo gli enti territoriali hanno intenzione di procedere attraverso vie legali. La priorità, per la Protezione Civile, è che questa sciagura sia riconosciuta come danno ambientale, in modo da vedere risarciti tutti gli sforzi necessari per la bonifica. La Capitaneria di Porto, intanto, ha inviato una diffida, ai sensi della legge sulla difesa del mare, al comandante e all’armatore della Chemstar Eagle.
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