Anche in questa occasione, il team verde-oro ha imposto la proprio legge con una certa disinvoltura, infliggendo al secondo della classe, “Brain Camp” dello statunitense Mike Ingham, un distacco di quasi venti lunghezze; ancor più staccato è finito un altro scafo a stelle e strisce, “Beteshda”, armato da Mark Hillman.
Solo sesto si è piazzato “Siesta” del giapponese Wataru Sakamoto, vice campione mondiale in carica, mentre il migliore degli italiani è risultato l'equipaggio guidato dalla coppia Sargenti-Di Faria, che al termine dell'evento si è attestato in trentasettesima posizione.
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