domenica 23 marzo 2025
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Ecco il Pot au noir: Telecom Italia si ferma

Gli inseguitori si sono sensibilmente avvicinati a Soldini e D'Alì. Ma lo scafo italiano sembra esser riuscito ad agganciare l'aliseo meridionale

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Bahia - Momenti decisivi per l'esito della Jacques Vabre, la regata transoceanica da Le Havre a Bahia. La flotta dei Class 40 ha raggiunto il “Pot au noir”, la zona di Atlantico in prossimità dell'equatore caratterizzata da venti leggeri e instabili. “Telecom Italia” non è riuscita a scamparla e ieri è finita in una bolla senza vento non riuscendo a navigare oltre i tre nodi di velocità. Alle sue spalle, “Atao Studio System” e “Chocolats Monbana” si sono avvicinate sensibilmente ed ora sono distanti rispettivamente dodici e ventisei miglia dalla barca italiana.

Secondo l'ultimo rilevamento satellitare, “Telecom Italia” sembra esser riuscita ad agganciare l'aliseo di Sud-Est e ora sta navigando a una velocità di circa undici nodi. “Siamo sfiniti - ha raccontato Soldini - ieri notte non abbiamo chiuso occhio per temporali tropicali, buchi di vento e raffiche improvvise. Il Pot au noir è una brutta bestia”.

In classe Imoca, “Foncia” di Michel Desjoyeaux e Emmanuel Le Borgne, è sempre più vicino al traguardo di Bahia, distante ormai meno di trecento miglia. Dietro di lui, “Safran” insegue con trenta miglia di distacco.

Continua senza intoppi anche la navigazione di “Crepes Wahou”, primo tra i Class 50 Open dall'inizio della regata, che potrebbe raggiungere l'approdo brasiliano entro quarantotto ore.

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