La barca italiana è ancora al comando della flotta e ha incrementato a trenadue miglia (ieri erano venticinque), il proprio vantaggio su “Atao Audio System”, ultimo rivale rimasto in corsa per la vittoria finale. Abbandonate tattiche e strategie, così importanti durante il passaggio dell'equatore, le barche adesso si stanno sfidando in una gara di velocità, navigando con rotta di 210 gradi e spinte da un aliseo di Sud-Est di circa quindici nodi.
Decisiva sarà anche la tenuta fisica degli equipaggi, provati dalle oltre due settimane di veleggiata, anche se un crollo proprio a poche ore dall'arrivo sembra impensabile. “Continuiamo a difenderci dagli attacchi di Atao - ha detto Giovanni Soldini - ormai sentiamo l'odore della terra che si avvicina”.
“Telecom Italia” sta infatti per raggiungere Recife, sulla costa brasiliana e secondo le previsioni dovrebbe approdare a Bahia tra domenica sera e lunedì mattina. “Siamo tranquilli - ha raccontato Pietro d'Alì - il vento sembra stabile e navighiamo sempre con il frullone. Rimane solo da fare rotta e continuare così”. Buon vento ragazzi.
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