La notizia è arrivata a sorpresa perchè più volte le istituzioni avevano asserito che ad essere annullata era stata la tassa per la stagione 2013 – 2014, ovvero quella che andava pagata entro il 30 maggio 2014 quindi non esisteva alcun rimborso da fare.
Il Dottor Befera ha invece chiarito che l’annullamento era in capo alla tassa della stagione appena passata e visto che questo era arrivato a giugno, poco dopo la scadenza del 31 maggio entro la quale si doveva versare la tassa, questa sarà rimborsata.
In molti non hanno condiviso l’entusiasmo della maggior parte degli operatori, domandandosi se era il caso, in un momento come questo, quando l’Iva passa dal 21% al 22% e il tasso di disoccupazione dei giovani risulta essere sopra il 40%, impegnare del denaro per restituire una somma irrisoria ad ogni armatore.
Irrisoria per il bilancio dell’armatore, ma dal grande valore simbolico, invece, per chi vuole additare la nautica come l’alcova degli evasori fiscali ammanicati con la politica e per questo capaci di avere, in un momento di ristrettezze come questo, il rimborso di una tassa.
Una cosa che potrebbe avere delle ripercussioni molto gravi sul settore.
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