martedì 25 marzo 2025
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Divieto di ancoraggio, la Regione ridimensiona il caso

L'ente regionale ha smorzato il tono e la portata delle indiscrezioni sul divieto di ancoraggio per le imbarcazioni sopra i cinque metri

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Genova - Dieci zone, tra l’altro di superficie ridotta, invece di ventisei, e comunque la possibilità di sostare con metodi alternativi. Franco Zunino, assessore all’Ambiente della Regione Liguria, ha voluto smorzare il tono e la portata delle prime indiscrezioni giunte sul nuovo provvedimento al vaglio della giunta, che avrebbe dovuto impedire l’ancoraggio alle imbarcazioni superiori ai cinque metri in ampi tratti del mar Ligure per salvaguardare le praterie di posidonia.
“Sarà sempre e comunque possibile – spiega Zunino – la sosta delle imbarcazioni da diporto con apposite boe negli specchi di mare protetti, per la presenza sul fondale di praterie di posidonia”. In particolare, i siti interdetti all’ancoraggio saranno molto meno vasti di quelli ipotizzati inizialmente. “La Regione – continua l’assessore – sta conducendo specifici approfondimenti per individuare le situazioni realmente critiche. L’attenzione si sta focalizzando su una decina di siti, comunque di limitatissima estensione rispetto ai fondali normalmente frequentati dai diportisti. La soluzione per queste aree non sarà improntata al divieto, ma alla regolamentazione. La sosta delle imbarcazioni sarà sempre possibile, tramite l’adozione di soluzioni tecniche compatibili, già ampiamente utilizzate con successo in molte altre parti del Mediterraneo, come sistemi di ormeggio rispettosi della biodiversità dei fondali”.

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