Il più indaffarato è senz'ombra di dubbio quello di Luna Rossa Challenge che, secondo fonti attendibili, sta testando una configurazione totalmente innovativa; pare infatti che, ad ITA-94, siano stati cambiati il bulbo, la lama di deriva, l'albero e tutte le manovre ad esso relative. Interventi drastici, tali da far pensare ad un operazione precedentemente pianificata; se così non fosse ci sarebbe da preoccuparsi, perché improvvisare contro un avversario ostico come BMW Oracle Racing non è certo consigliabile.
Gli statunitensi, intanto, non stanno certo a guardare; su USA-98 è stato montanto un nuovo siluro e incessante è il lavoro dello shore team, impegnato a revisionare ogni singolo pezzo dell'attrezzatura.
Sicuro del fatto suo è il sindacato neozelandese. A parte le normali manutenzioni, pare che Grant Dalton e Dean Barker abbiano deciso di non alterare minimamente NZL-92, la cui messa a punto è stata rifinita in previsione di brezze medio leggere.
Del resto, qualificandosi per le semifinali, gli spagnoli hanno centrato l'obiettivo prefissato e, per loro stessa ammissione, si ritengono pienamente soddisfatti: “Stiamo lavorando per cercare di migliorare le performance della barca, perché durante i Round Robin abbiamo imparato a conoscerla ancor meglio – ha spiegato il timoniere di Desafio Espanol, Karol Jablonski - E' comunque ovvio che è impensabile fare in pochi giorni ciò che non siamo riusciti a fare in due anni e mezzo di duro lavoro”.
Alla luce di queste sincere dichiarazioni, non ci sarebbe quindi da stupirsi se i kiwi chiudessero la serie lasciando a zero l'avversario che, nella migliore delle ipotesi, può sperare di conquistare il punto della bandiera.
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