mercoledì 26 marzo 2025
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Cosa succede alle basi

18 maggio - 12:52

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GUIDE DI CHARTER
Dopo tre regate di semifinale è tempo di primi bilanci e di nuove modifiche. Facciamo il punto della situazione su quanto fatto sino ad ora dagli sfidanti rimasti in gara e su cosa potrebbe riservare il futuro più immediato, senza dimenticare Alinghi, il cui ingresso in scena è previsto per il 23 giugno.

NZL-92
Poco o nulla pare essere cambiato a bordo dello scafo kiwi, sia sopra che sott'acqua: timone, lama di deriva e bulbo sono sempre gli stessi; quest'ultimo è il più corto di quelli mostrati il giorno dell'unveling.
L'unica modifica importante riguarda l'albero, sostituito con uno più nuovo che, pur non rinunciando alla configurazione a quattro crocette, dovrebbe essere più rigido e leggero rispetto a quello usato durante la fase a gironi.
Dal punto di vista del corredo velico, su NZL-92 è stato modificato il taglio della randa. A partire dall'inizio del secondo Round Robin, infatti, è stata utilizzata una vela maestra concepita in vista di un sostanziale aumento della termica: anche questa scelta può aver contribuito alla lunga serie di vittorie inanellate dalla barca neozelandese. Grande lavoro è stato fatto su spinnaker e gennaker che, rispetto a quanto visto durante gli Act, paiono essere molto più stabili.

USA-98
La questione è ormai nota a tutti: BMW Oracle Racing è leggermente più veloce di Luna Rossa in poppa, ma paga alla barca italiana qualcosa durante la navigazione di bolina. Per tentare di colmare questo gap, gli uomini di Ellison hanno fatto ristazzare la barca mercoledì: segno che qualche modifica è stata apportata.
Incontrovertibile è il fatto che la barca statunitense sia, attualmente, l'unica ad utilizzare un albero privo di jumper. Una scelta che riduce l'attrito a discapito di una minima perdita di efficienza nella parte alta della randa: basta guardare attentamente la testa d'albero di USA-98 nelle riprese frontali o dall'alto per accorgersi che questa tende leggermente a flettere sottovento.
E' ormai assodato che, per risparmiare peso da mettere in chiglia, su BMW Oracle siano montati winch in ceramica. Tutti i team hanno dedicato molta attenzione allo sviluppo di questa importante attrezzatura, i cui componenti più pesanti sono stati montati molto in basso, in modo da influire il meno possibile sul raddrizzamento dell'unità.

ITA-94
Un clima di misurato fermento si respira alla base di Luna Rossa dove, a parte la continua messa a punto del nuovo albero, pare si stia lavorando a nuove configurazioni del bulbo, utilizzando ITA-86 come laboratorio. Ci si attendono grandi cose dal team di Francesco De Angelis che, cambiando bulbo, chiglia e timone dopo la fine della prima fase, è stato capace di regalarsi il tanto atteso cambio di passo.
L'unica incognita potrebbe essere rappresentata dallo stato del mare: ITA-94, infatti, non è parsa a suo agio con onda. Lo scafo disegnato dal team coordinato da Claudio Maletto, di gran lunga il più estremo della flotta, è sicuramente più adatto a condizioni di mare calmo.

ESP-97
Come BMW Oracle, anche Desafio Espanol ha chiesto l'emissione di un nuovo certificato di stazza prima del terzo match contro i kiwi, conclusosi poi con la prima storica vittoria.
Visto il poco tempo a disposizione, è presumibile che sulla barca iberica si sia provveduto a cambiare il timone – ESP-97 è sembrata molto più manovriera in partenza - e le winglets (alette del bulbo), nel tentativo di avere una migliore performance di bolina, durante la quale i neozelandesi hanno costruito i due successi iniziali. La regolazione delle alette è uno degli aspetti più delicati a bordo di un moderno ACC, visto che, variandone l'inclinazione, si influisce positivamente sulle doti boliniere e negativamente su quelle espresse alle portanti a causa del maggior freno idrodinamico.

SUI-100
Mentre i challenger si giocano l'accesso alla finalissima, SUI-91 e SUI-100 continuano i loro speed test, tesi al raggiungimento dell'ottimale messa a punto della seconda che, molto probabilmente, sarà quella utilizzata per difendere la Coppa.
Non si placano intanto le voci che vorrebbero le barche svizzere dotate di un particolare sistema atto a prevenire la normale flessione sottovento della lama di deriva. Da quando si è saputo che un consorzio aveva posto domande in merito agli stazzatori, l'attenzione di molti si è rivolta verso il team di Bertarelli che, a inizio campagna, era solito proteggere da sguardi indiscreti la zona della mastra.
Per quanto riguarda il piano velico, al pari degli statunitensi, anche gli uomini di Brad Butterworth erano parsi intenzionati ad utilizzare un albero senza jumper, ma sono già due mesi che tale configurazione è sparita dalla circolazione in casa elvetica. Del resto il fornitore dell'antenna è lo stesso di Luna Rossa...
Come anticipato ieri sul nostro portale - e su alcuni quotidiani nazionali - al timone ci sarà Ed Baird, anche se l'ufficialità verrà dato solo il 22 giugno, il giorno prima dell'inizio delle finali. Peter Holmberg potrebbe tornare in gioco solo se lo staff dirigenziale di Alinghi considerasse lo sfidante particolarmente pericoloso: il timoniere delle Isole Vergini, infatti, ha uno stile molto meno conservativo rispetto a quello di Ed Baird, più adatto quindi al duello serrato. Non è comunque da escludere che Bertarelli e Butterworth decidano di far disputare un'altra serie di trials, utili più che altro per mantenere alta la concentrazione all'interno del gruppo e sciogliere le ultime riserve sulla composizione dell'equipaggio.

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