Luna malconcia

Semplicemente senza storia. Anche il secondo match di finale tra Luna Rossa e Emirates Team New Zealand si è risolto a favore dei kiwi che, a differenza di ieri, hanno annichilito l'equipaggio di Francesco De Angelis, guadagnando terreno in ogni andatura e in ogni situazione.

E dire che Luna Rossa era riuscita anche ad ottenere la destra del campo di regata, ritenuta da entrambi i team meteo favorita rispetto alla sinistra, rivelatasi invece almeno equivalente all'altra; James Spithill l'aveva strappata con i denti a Dean Barker, accontentandosi di attraversare la linea in leggero ritardo rispetto all'avversario che, a metà della prima bolina, si è addirittura cavato il lusso di incrociare davanti a ITA-94 navigando mure a sinistra.

Da quel momento è iniziato il calvario della barca italiana, messa continuamente sotto scacco dal pozzetto di Emirates Team New Zealand, cinico e spietato dominatore di una regata che Luna Rossa ha onorato sino alla linea di arrivo, raggiunta con quaranta secondi di ritardo rispetto a NZL-92.

Questa seconda sconfitta rischia di incidere non poco sul morale del team guidato da Francesco De Angelis che, oltre a correre il rischio di entrare in una profonda crisi di risultati, comincia a dover convivere con il dubbio relativo alle vere potenzialità della barca kiwi. Dopo la regata di ieri, infatti, erano in molti a credere nelle migliori performance di Luna Rossa, battuta di soli otto secondi nonostante avesse navigato gran parte del tempo sul lato peggiore del percorso.

Alla luce di quanto avvenuto oggi, invece, le cose paiono essere diverse: ITA-94 non è mai sembrata all'altezza dell'avversario, specie durante il tacking duel, durante il quale i neozelandesi hanno aumentato sensibilmente il loro vantaggio.

Per sciogliere le ulteriori riserve, però, bisogna aspettare sino alle quindici di domani, quando sarà ancora Luna Rossa-Emirates Team New Zealand.

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