“La traversata non è stata assolutamente difficile - ha continuato lo skipper - perchè con tutta l'esperienza acquisita in questi anni di navigazione oceanica è stata preparata al meglio”. I primi complimenti di Vittorio vanno alla barca, fedele compagna di viaggio. “Royal Oak è arrivata a terra integra, è stata perfetta. I paraspruzzi hanno funzionato alla perfezione; non è mai entrata acqua a bordo, e questo è importantissimo”.
Spiegato anche il motivo delle comunicazioni interrotte dopo poche miglia di navigazione. “Non sono riuscito a parlare con lo shore team perchè mi sono perso il telefonino in acqua. E' stata una mia disattenzione, l'avevo lasciato su una terrazza ed è cascato dalla barca”. I pannelli solari, non hanno comunque funzionato già dal secondo giorno di traversata. “La notte prima della partenza, alcuni gatti sono saliti sopra l'imbarcazione. Hanno graffiato i pannelli, impedendogli di potersi ricaricare. Questo problema mi ha impedito di usare il pilota automatico, e ciò è stato determinante per non migliorare il record dei francesi. Quando dovevo allontanarmi dalla barra ero sempre costretto a ridurre la velocità”.
Malingri ha dimostrato già di aver ben chiaro il futuro davanti a sè. “Proverò a battere il record di Moreau e Lequin in autunno. In doppio, anche se non so ancora chi sarà il mio compagno. Quindi, nella prossima primavera tenterò la navigazione da Las Palmas a Guadalupe in solitario per superare il tempo di Matteo Miceli. E' questa la stagione in cui l'Atlantico offre gli Alisei più belli da cavalcare”.
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