Un'amicizia tanto divertente quanto pericolosa. L'animale rischia infatti di diventare uomo-dipendente, soprattutto se diportisti e bagnanti continueranno a dargli del cibo, come accaduto durante l'ultimo week-end. La norma di buona condotta, diffusa da ieri in tutta la riviera dalla Fondazione Cetacea, richiede anche di mantenersi ad almeno cento metri dal cetaceo, riconoscibile oltre che per l'atteggiamento giocoso, anche da una macchia bianca sulla parte destra della pinna caudale, e di non trascorrere più di quindici minuti con lui in acqua.
Il mondo di questi animali è tuttavia ancora tutto da scoprire. Per questo motivo, oggi da Genova è salpato il “Veliero dei delfini”, che durante l'estate completerà una campagna di monitoraggio, organizzata da Cts e Università di Torino, con l'obiettivo di ottenere maggiori informazioni sui loro versi grazie a degli idrofoni, particolari orecchi subacquei. Sembra infatti che i delfini cambino linguaggio a seconda della loro provenienza o delle loro attività; riuscirne a decifrare il “dialetto” potrebbe permettere di conoscere meglio la loro vita.
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