Favini-Dunn, per il bene del gruppo

Squadra che vince non si cambia, un adagio nato con la nascita dell'agonismo sportivo; un po' meno sicura è la posizione dei membri del team che inanella una serie consecutiva di sconfitte o la cui classifica risulta più deficitaria del previsto.

Nel calcio e negli altri sport che prevedono la presenza di un allenatore a bordo campo, a pagare per le cattive prestazioni della compagine sono proprio questi ultimi, molto spesso allontanti anche quando le colpe non sono direttamente riconducibili a loro. La motivazione, in questi casi, è sempre la stessa: dare una scossa alla squadra.

L'inserimento di un nuovo tecnico, non necessariamente migliore del precedente, rappresenta spesso uno stimolo per i giocatori, che nel fresco spirito combattivo della nuova guida, traggono linfa vitale per affrontare il proseguio della stagione. Nella vela, dove i coach spesso restano a terra, a pagare per tutti sono tattici e timonieri.

E' da leggere sotto questo punto di vista l'avvicendamento deciso da Vincenzo Onorato, che per limportantissimo match di domani contro Desafio Espanol affiderà la ruota di Mascalzone Latino-Capitalia Team a Cameron Dunn, preferito al timoniere della prima ora, Flavio Favini.

Non crediamo infatti che l'armatore napoletano nutra dei dubbi sulle doti dell'ex campione iridato Melges24, con lui sin dalla Coppa di Auckland, quando a finire sbarcato fu Paolo Cian. Da capace manager ed esperto velista qual'è, Onorato sa che ci sono momenti nei quali bisogna guardare più alle necessità del gruppo che a quelle del singolo e su ITA-99 si sta vivendo proprio un momento del genere.

Intendiamoci, non parliamo di un equipaggio in rivolta contro il suo timoniere, ma di un gruppo di velisti che dopo un promettente avvio ha conosciuto una lunga serie di sconfitte, subite per colpa di tutti, perché, e bene ricordarlo, nella vela, così come in molti sport, si vince e si perde insieme.

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