martedì 25 marzo 2025
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Lotta contro il tempo

La Guardia Costiera britannica, in una corsa contro il tempo, sta facendo di tutto per evitare il disastro ecologico. Il pericolo maggiore resta quello rappresentato dalle oltre 3.000 tonnellate di combustibile

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Canale della Manica - Sono iniziate le operazioni di sgombero delle sostanze inquinanti della “MSC Napoli”, arenata sulla costa del Devon in Inghilterra. La Guardia Costiera britannica, in una corsa contro il tempo, sta facendo di tutto per evitare il disastro ecologico. Il pericolo maggiore resta quello rappresentato dalle oltre 3.000 tonnellate di combustibile. Paul Coley, portavoce dell’Agenzia per la guardia costiera, sembra tuttavia fiducioso: “Le cisterne sono intatte, e se tutto rimane dove è, non sarà un problema prelevare la nafta dal cargo”. I container con materiali tossici, come fertilizzanti e prodotti chimici sono invece stipati al centro della nave, e c’è il timore che con un rapido rovesciamento possano terminare in acqua.
Su questo disastro ecologico si sono anche espresse le associazioni ambientaliste. Alessandro Gianni, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace si è lamentato delle attuali regole sulla navigazione: “Il cambiamento climatico ha aumentato notevolmente i danni e i disastri provocati da fenomeni metereologici accidentali come l’uragano Kyrill. Bisogna chiudere alla navigazone gli stretti per evitare incidenti come questi”.
Della stessa opinione è anche Sebastiano Venneri, responsabile nazionale mare per Legambiente, che ha così spiegato la scelta del comandante di attraversare il Canale della Manica nonostante le condizioni meteo avverse: “La normativa attuale non vieta a nessuno di infilarsi in un uragano. Purtroppo quando si trasporta la merce, l’unico imperativo è quello di consegnarla il prima possibile”.

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