Su questo disastro ecologico si sono anche espresse le associazioni ambientaliste. Alessandro Gianni, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace si è lamentato delle attuali regole sulla navigazione: “Il cambiamento climatico ha aumentato notevolmente i danni e i disastri provocati da fenomeni metereologici accidentali come l’uragano Kyrill. Bisogna chiudere alla navigazone gli stretti per evitare incidenti come questi”.
Della stessa opinione è anche Sebastiano Venneri, responsabile nazionale mare per Legambiente, che ha così spiegato la scelta del comandante di attraversare il Canale della Manica nonostante le condizioni meteo avverse: “La normativa attuale non vieta a nessuno di infilarsi in un uragano. Purtroppo quando si trasporta la merce, l’unico imperativo è quello di consegnarla il prima possibile”.
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