
L’MS6 è uno scafo di 6 metri che somiglia ai tender a motore della Wally o ai Fjord del gruppo Hanse, moderno e squadrato, ma dalla sua tuga si erge un albero in carbonio al quale è affidato il piano velico da 30 metri quadri.
Sotto la carena l’MS6 ha una deriva a lama e bulbo finale retrattile con il siluro che rientra in un incasso della carena, cosa che permette alla barca, spinta da uno Yanmar 70 hp, di raggiungere a motore i 14 nodi di velocità.
Ma le sorprese dell’MS6 non finiscono qui: quando si è in rada, le murate della barca possono traslare verso l’esterno, raddoppiando di fatto la larghezza della barca. Sistema inventato qualche anno fa dalla Wider Yacht, un cantiere italiano di proprietà di Tilli Antonelli, un noto imprenditore della nautica a motore.
All’interno l’MS6 ha due posti letto.
La barca è pensata per coloro che amano veleggiare, ma che non amano i lunghi e lenti trasferimenti a vela, coloro che temono i cambiamenti meteo e vogliono un mezzo che gli consenta di rientrare in porto velocemente.
Al di là delle motivazioni che possono indurre ad acquistare un oggetto simile, l’MS6 sino ad ora ha avuto un buon successo, a poca distanza dal lancio. In cantiere si sta armando per cominciare a costruire i primi due esemplari venduti, che con il prototipo porteranno al flotta navigante a 3 esemplari.
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