Bellini oltre le Tonga

Oceano Pacifico - “E' andata, ragazzi! E' andata! Il passaggio delle Tonga, che solo al pensiero non mi faceva dormire da mesi, l'ho superato senza problemi ed ora, davanti a me, ci sono circa mille miglia di campo aperto”. Inizia così l'ultimo aggiornamento del blog di Alex Bellini, il canoista italiano che sta attraversando l'Oceano Pacifico su una barca di sette metri e mezzo spinta soltanto dall'azione dei remi.
L'atleta ha superato le isole Tonga dopo un mese di navigazione particolarmente difficile. Nel tratto di mare successivo alle isole polinesiane, infatti, ha incontrato condizioni meteo particolarmente difficili che, se da un lato lo hanno aiutato a guadagnare miglia più velocemente, dall'altro lo hanno costretto a passare insonne diversi notti. In particolare, nella seconda settimana di agosto, la barca di Alex si è capovolta subendo qualche piccola ammaccatura allo scafo e costando un colpo di frusta al navigatore.
Le difficoltà non hanno comunque scoraggiato Bellini, in grado di conservare le forze fisiche e mentali per doppiare Tonga, avvistata in uno scenario tanto impervio quanto suggestivo. “Le possibilità di scorgere terra - ha raccontato Alex - non erano molto elevate, in quanto il cielo era molto sporco, con nubi fitte sparse ovunque e una nebbia molto bassa che limitava la visuale. Un segno inequivocabile che mi stavo avvicinando alla costa me lo davano però gli uccelli. Mi volavano intorno a centinaia, alcuni di specie mai viste prima, e facevano un baccano infernale. Erano ormai le 18 e, dopo non aver mai smesso di buttare l'occhio oltre la coltre, sono riuscito a vedere una forma squadrata, bassa e scura. Terra, finalmente!”

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