Stiamo parlando del Peacoq 14, una deriva di 4,70 mt e larga 1,82 mt, evoluzione del Peacoq Club pensato per le scuole vela. La barca è in grado di alzarsi sulle appendici all’aumento della velocità della barca, in autonomia, l’equipaggio più esperto potrà però ottimizzarne il foiling gestendo l’inclinazione delle appendici.
La barca nasce per andare a colmare una lacuna del mercato che non offre un prodotto elastico capace di interessare utenti diversi sia per età che per esperienza velica.
Esteticamente il Peacoq ricorderà vagamente i vecchi Fireball, ovvero una barca con la prua a semi scow, leggermente squadrata, ma con delle moderne svasature nella parte finale della coperta, un po’ come si vede sui foiler della Coppa America o sugli Imoca 60 del Vendée Globe.
Una prua che consente una buona riserva di galleggiamento quando la barca scende bruscamente dai foil, evitando l’ingavonata.
Se sarà veramente una barca per tutti come negli intenti del produttore è difficile dirlo, certo è che la galassia dei foiler è un pezzetto del mercato della vela che si sta muovendo in varie direzioni e sta crescendo, di pari passo con gli appassionati che vanno alla ricerca di queste barche e della prima emozione in volo.
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