Tra gli imputati, indagati in quanto responsabili della sicurezza dell’unità, l’armatore Giuseppe Savarese e la società di classificazione italiana Rina (Registro Navale Italiano), per aver rilasciato un certificato di affidabilità senza assicurarsi che lo scafo, i materiali e la struttura della nave permettessero di ottenerlo. Sotto accusa anche il capitano indiano Karun Mathur, accusato di aver messo a rischio la vita dell’equipaggio, violando le regole della sicurezza per negligenza ed imprudenza.
Dovrà rispondere ai giudici infine il gruppo Total, accusato di complicità nel mettere a rischio terze persone e per essere stati colpevoli all'origine dell'inquinamento.
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