Nonostante le brezze leggere delle ultime ventiquattro ore, mai gradite a “Telecom Italia”, la barca comandata da Giovanni Soldini mantiene il comando della flotta con un vantaggio, più di nome che di fatto, di appena un decimo di miglio su “40 Degrees” di Peter Harding.
Dietro la coppia di testa, Halvard Mabre su “Pogo Structures” insegue con un miglio di distacco e Oliver Krauss a bordo di “Mistral Loisirs” con due miglia, a testimonianza del grande equilibrio che regna tra i quaranta piedi. Da ora la regata diventerà una vera traversata oceanica, specialità in cui Soldini eccelle, anche se per le prossime ore non sono previsti rinforzi del vento.
“Le prossime ventiquattro ore si annunciano deliranti - ha detto ieri sera Giovanni - perchè la situazione non cambierà di molto. Avevamo un vantaggio di 7-8 miglia sui nostri avversari che questa piatta ha bruciato”.
Il morale a bordo di “Telecom Italia” è comunque alto e la voglia di vincere appare sempre integra. “Siamo molto attenti a seguire ogni salto di vento - ha detto Ciccio Manzoli - cambiando velocemente le vele. E poi siamo dei bravi tattici”.
Ottima finora è stata la rimonta di Tanguy Delamotte su “Novedia Group”. Il velista transalpino, dopo essersi insabbiato due giorni fa quando era in testa alla regata, è riuscito a ripartire e dopo aver già scalato una decina di posizioni si trova a tre miglia di distanza da “Telecom Italia”. Con uno stato di forma del genere non può non essere considerato tra i principali avversari dell'equipaggio italiano per la vittoria finale.
Tra i multiscafi, “Crepes Wahou” di Franck-Yves Escoffier ha già iniziato la propria cavalcata solitaria dopo aver raggiunto un vantaggio di quasi cento miglia rispetto al principale inseguitore, Victorien Erussard su “Laiterie de Saint-Malo”. In classe Fico il duello si è ristretto a due sole imbarcazioni (erano partiti in quattro), in cui Cristophe Bullens su “An ocean of smiles” precede di una settantina di miglia Georges Leblanc a bordo di “Port de Quebec”.
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