“La scorsa notte abbiamo navigato mure a sinistra - ha raccontato Giovanni - e ci siamo spostati molto a sud perchè avevamo un vento da est-sud est. Ora il vento è girato più a sud, abbiamo virato e con un bordo solo dovremmo riuscire a fare quasi la rotta esatta sulla boa di Saint Pierre e Miquelon. Chi è più a nord, invece, se non riesce a uscire con un bordo solo, dovrà farne un altro mure a sinistra che lo costringerà quasi a tornare indietro. Insomma, noi siamo sopravvento agli altri più a nord, quindi abbastanza tranquilli”.
Il riferimento alla truppa di “nordisti” è rivolto principalmente a Tanguy Delamotte e il suo “Novedia Group” che dopo essere uscito dall'insabbiamento insidia Soldini a soltanto quattro decimi di miglio di distanza.
“La scorsa notte il vento ha mollato prima davanti, dove eravamo noi - ha continuato Giovanni - mentre quelli dietro sono riusciti a sfruttare più a lungo le brezze, recuperando lo svantaggio. Poi siamo ripartiti tutti insieme più o meno sulla stessa linea. Per di più Novedia Groupe è una barca che va molto bene con vento leggero, mentre noi siamo più potenti al traverso e con vento sostenuto perchè abbiamo una maggiore superficie bagnata”.
Nelle altre classi comandano Yannick Bestaven su “Cervin Enr” (Fico) e Franck-Yves Escoffier su “Crepes Wahou” (Class 50 Open).
© Riproduzione riservata