Tra questi, il team (dieci persone) di “Gitana 13” è in procinto di portarne una a termine. Il maxi trimarano, comandato da Lionel Lemonchois, è impegnato nella Route de l'Or, una navigazione da New York a San Francisco, passando per Capo Horn da est a ovest. Un “coast to coast” di oltre tredicimila miglia, quasi interamente completate; la barca si trova, infatti, in pieno Pacifico all'altezza dell'Equatore, distante circa duemila miglia dal traguardo. Il riferimento cronometrico rispetto al precedente primato è incoraggiante: “Gitana 13” è al trentacinquesimo giorno di navigazione, mentre il record attuale, stabilito da Yves Parlier nel 1998, è di 57 giorni e 3 ore. Le tempeste della zona intertropicale sembrano essere così l'ultimo ostacolo tra lo scafo francese e il successo.
In Pacifico, ma a latitudini ben più basse, si trova anche Fedor Konyukhov, solitario russo impegnato nella Antarctica Cup. Lo skipper, salpato un mese fa da Albany in Australia, dovrà farvi ritorno dopo aver toccato i tre capi: Horn, Agulhas (Buona Speranza) e Leeuwin.
Proprio in questi giorni, Konyukhov è stato coinvolto nella stessa tempesta che ha interrotto la corsa di “Groupama 3” verso il record del mondo in equipaggio. “Venti di oltre sessanta nodi e onde enormi”, come li ha definiti lo stesso navigatore russo, non sono però riusciti a farlo desistere dal continuare l'impresa. “Le tempeste vanno e vengono - ha detto Konyukhov - è il freddo che non finisce mai”.
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