sabato 22 marzo 2025
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Rincaro ormeggi, ma la richiesta è alta

Nonostante l'aumento del costo dei posti barca, secondo le rilevazioni raccolte da Marketing Nautico, la richiesta di ormeggi è ancora elevata

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Roma - Aumenta il costo dei posti barca. Di circa il 20 per cento. E’ questo il dato che emerge da una ricerca condotta dall’AdnKronos, incrociando le rilevazioni raccolte nel corso degli ultimi due anni da Marketing Nautico.
Secondo il report pubblicato dall’agenzia di stampa, i costi per trovarsi un ormeggio durante la stagione estiva sono aumentati nella quasi totalità dei marina, indipendentemente dalla fascia di mercato a cui l’approdo si rivolge. Si va così dai 110/120 euro per una barca di 9 metri a Porto Cervo (contro i 90/100 dell’anno scorso) ai 400/600 euro (nel 2008 erano 350/400 euro) per una da 18 metri. Prezzi decisamente più bassi, ma sempre in aumento a Gallipoli: un ormeggio per uno scafo da 9 metri si allinea sui 40/60 euro (20/30 euro nel 2008), mentre per unità da 18 metri i costi si aggirano sugli 85/100 euro (la stagione precedente erano di 65/80 euro). Non fanno eccezione alcuni marina dell’Italia settentrionale come Salivoli (per un 18 metri si è passati da 100/140 euro del 2008 a 135/150 euro del 2009), nè di quella meridionale come Brindisi (una barca da 18 metri quest’anno paga 55/70 euro contro i 45/65 dell’anno precedente).
La domanda, tuttavia, sembra essere ancora forte. Lo è in Francia e Inghilterra dove, nonostante siano presenti più di 200.000 posti barca, il mercato ne richiede altri 50.000. E lo stesso accade in Italia, dove l’offerta della portualità turistica è decisamente minore. Un esempio? Per AdnKronos può rappresentarlo l’andamento delle vendite nel nuovo porto di Imperia. I posti da dieci metri, venduti a 118.000 euro, sono già esauriti.

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