Secondo il report pubblicato dall’agenzia di stampa, i costi per trovarsi un ormeggio durante la stagione estiva sono aumentati nella quasi totalità dei marina, indipendentemente dalla fascia di mercato a cui l’approdo si rivolge. Si va così dai 110/120 euro per una barca di 9 metri a Porto Cervo (contro i 90/100 dell’anno scorso) ai 400/600 euro (nel 2008 erano 350/400 euro) per una da 18 metri. Prezzi decisamente più bassi, ma sempre in aumento a Gallipoli: un ormeggio per uno scafo da 9 metri si allinea sui 40/60 euro (20/30 euro nel 2008), mentre per unità da 18 metri i costi si aggirano sugli 85/100 euro (la stagione precedente erano di 65/80 euro). Non fanno eccezione alcuni marina dell’Italia settentrionale come Salivoli (per un 18 metri si è passati da 100/140 euro del 2008 a 135/150 euro del 2009), nè di quella meridionale come Brindisi (una barca da 18 metri quest’anno paga 55/70 euro contro i 45/65 dell’anno precedente).
La domanda, tuttavia, sembra essere ancora forte. Lo è in Francia e Inghilterra dove, nonostante siano presenti più di 200.000 posti barca, il mercato ne richiede altri 50.000. E lo stesso accade in Italia, dove l’offerta della portualità turistica è decisamente minore. Un esempio? Per AdnKronos può rappresentarlo l’andamento delle vendite nel nuovo porto di Imperia. I posti da dieci metri, venduti a 118.000 euro, sono già esauriti.
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