Un'altra prova di forza, quindi, sia per lo skipper transalpino che per il proprio trimarano Idec, dimostratosi ancora una volta velocissimo, anche in un viaggio non sempre assecondato dal favore di Eolo. Rispetto alla rotta battuta da Coville, Joyon si è tenuto molto più a nord, in alcuni casi anche di circa dieci gradi di latitudine, cercando di agganciare delle perturbazioni, instabili e quasi mai superiori ai venti nodi, che gli hanno permesso di navigare dapprima al lasco e quindi al traverso lungo la discesa verso l'arcipelago centro-americano. La velocità media di Idec è stata di 16,4 nodi.
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