L'apparecchiatura aveva già fatto parlare di sé lo scorso 15 gennaio, quando la collisione tra l'aliscafo “Segesta” e la nave portacontainer “Susan Brochard” provocò la morte di quattro persone. Il sistema, in quel periodo, era operativo soltanto fino alle cinque di pomeriggio.
“Il Vts è stato adeguato tecnologicamente - ha dichiarato Marina Grossi, amministratore delegato di Selex, la società che ha prodotto il nuovo sistema - ed ora è capace di un monitoraggio costante e totale del traffico navale nello Stretto di Messina”.
Il Vts è stato realizzato grazie ai fondi, di circa dieci milioni d'euro, stanziati dal ministero dei Trasporti per incrementare la sicurezza nello stretto: “Il Vts - ha dichiarato il ministro Bianchi -sarà operativo al cento per cento da settembre. Dall'incidente del Segesta stiamo facendo di tutto per rendere quest'area di mare sempre più sicura”.
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