L'equipe di ricerca - come riportato sulla rivista Conservation Biology - ha analizzato i dati di oltre 1.607 immersioni in 46 banchi del Pacifico centro occidentale. Lo studio si è esteso sino alle isole Samoa e Hawaii. La sparizione degli squali è da attribuirsi principalmente alla pesca illegale, alla presenza di barche e all’inquinamento.
Gli scienziati hanno messo a punto un modello matematico in cui vengono messi a confronto il numero di squali e l'impatto umano. Il risultato è che gli uomini e gli squali sono incompatibili, dove c’è l’uno non c’è l’altro e nella grande maggioranza dei casi a rimetterci sono gli squali.
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