sabato 22 marzo 2025
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Trovato morto il ricercatore russo

Dopo oltre tre giorni di ricerche, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco sono riusciti a penetrare nel relitto della nave. Il ricercatore è stato trovato tra le due cucine

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Mazara del Vallo - E' stato trovato il cadavere di Petr Mikhejchik, il ricercatore russo, unico disperso tra le quattordici persone a bordo di “Tethis”, la nave del Cnr, affondata venerdì mattina dopo la collisione con la portacontainer panamense “Eleni”.
Dopo oltre tre giorni di ricerche, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco sono riusciti a penetrare nel relitto della nave. Il ricercatore è stato trovato tra le due cucine, probabilmente risucchiato durante l'affondamento, mentre tentava di fuggire. Nel pomeriggio gli uomini dei carabinieri e dei vigili del fuoco torneranno nel relitto, per tentare di estrarre il cadavere, al momento ancora impossibile da raggiungere, in quanto l'ingresso ai locali è ostruito da suppellettili.
Nella serata di ieri, dopo oltre un giorno di interrogatori, è stata dissequestrata la portacontainer, che è già salpata da Mazara del Vallo con destinazione Valencia.
L'avvocato del comandante della nave, Salvatore Esposito, ha dichiarato: “La nave Eleni ha mantenuto sempre la rotta assegnata, ha ricevuto il nautex (il bollettino ai naviganti) che segnalava la presenza della nave del Cnr tre ore dopo l'impatto. Il comandante Esposito, ha inoltre seguito in diretta con la Capitaneria di Porto l'evolversi dei fatti, segnalando anche la presenza di un corpo non identificato a due miglia. Sembrerebbe che Tethis non fosse dotata del VDS, lo strumento satellitare che ne permette l'identificazione”.

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