Ancora una volta la barca neozelandese ha dimostrato di non avere rivali, anche con condizioni meteo molto instabili. I capricci di Eolo hanno infatti fatto da sfondo a questo evento, in cui si è passati dalle arie leggere delle prime due giornate in cui non si è potuto regatare, ai trenta nodi di vento con mare formato delle manche successive. La barca comandata da Dean Barker ha concluso tuttavia la propria fatica con tredici punti di vantaggio sui portoghesi di Bigamist e diciassette sui campioni uscenti di Quantum Racing. Impressionante lo score dei neozelandesi: nelle sei prove disputate non sono mai scesi sotto la terza posizione.
E con questa costanza di rendimento, mostrata per tutta la stagione, il distacco maturato sugli avversari in campionato ha assunto proporzioni ancor più grandi. Nella classifica finale della Audi MedCup, infatti, Emirates New Zealand ha staccato di oltre settanta punti Quantum Racing e di ottanta Artemis, comandato egregiamente nell'ultima tappa da Vasco Vascotto.
Parla invece spagnolo la classe GP 42. A dominarla è stata infatti Islas Canarias Puero Calero. Il monotipo armato da Daniel Calero si è aggiudicato anch'egli tappa e campionato. A Cartagena superando di una sola lunghezza Iberdrola e l'italiana Roma; nell'Audi Medcup distanziando, sempre di un solo punto, la stessa Roma. Un secondo posto amaro, quello conquistato dal team di Filippo Faruffini, che tuttavia non cancella una grande stagione.
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